La magica atmosfera che contraddistingue l’annuale raduno dei soci, accompagnati per l’occasione da famigliari, amici e simpatizzanti, si è puntualmente ricreata anche in questa 27a edizione dell’assemblea che ha avuto luogo all’interno della base camerese sabato 7 ottobre ultimo scorso; un rituale che rimane inalterato negli anni, sempre più apprezzato e sicuramente atteso con ansia dai convenuti un tempo accomunati da queste strutture, ora non più, ma proprio per questo, entusiasti di calpestare ancora una volta un sedime che li ha visti in passato, pur con differenti profili professionali, protagonisti della storia dell’aeroporto piemontese.
Ecco allora che in una cornice tecnologicamente maestosa come quella dell’hangar del 1° R.M.V., resa ancor più seducente da una colorata ed oltremodo interessante mostra statica posizionata all’esterno, nel piazzale antistante, realizzata con velivoli ed auto storiche, ha preso vita il consueto “cerimoniale”, spontaneamente composto, è d’obbligo ricordarlo, dai sorrisi, dalle battute, dai ricordi, dalle strette di mano, dagli abbracci, dai reciproci “interrogatori” di chi si ritrova dopo un considerevole lasso di tempo, quasi sempre almeno un anno, e permeato, ma a ragion veduta, di inevitabili e spesso malcelate nostalgie.
Un’affluenza più numerosa del previsto, quella di quest’anno (oltre 600 presenze), che ha sorprendentemente obbligato diverse decine di intervenuti a seguire in piedi i lavori dell’assemblea, ma che ha consentito a tanti, prima e dopo, di ammirare le punte di diamante della nostra flotta aerotattica, il Tornado e l’Eurofighter, affiancati da due grandi protagonisti del passato: la Gabarda e lo Starfighter; presenti anche tre modelli “volanti”, un Aermacchi MB-326, un Texan T-6 e un PA -28, ai comandi dei quali rispettivamente il Gen. Lodovisi e il T.C. Pellegrino, i sig.ri Abico e Fortunato, il M.llo Tamborino, che si sono aggiunti alla mostra, così come un centinaio di auto storiche provenienti da tutta Italia, le quali hanno praticamente coperto il mondo delle 4 ruote dell’intero secolo scorso.
I lavori dell’assemblea veri e propri sono puntualmente iniziati alle 11:00 quando hanno fatto il loro ingresso in hangar le massime autorità militari e civili accompagnate dal Gen. Nastasi dal Col. Zamponi e dal Col. Traverso, rispettivamente Capo del Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici, Comandante dell’aeroporto e Direttore del 1° R.M.V.; hanno così preso posto in sala il prefetto di Novara dott. Castaldo, il Segretario Generale e Direttore Nazionale degli Armamenti Gen. Magrassi, il Comandante Logistico Gen. Fantuzzi, il Gen. Langella Capo di Armaereo ed il Comandante della 2a Divisione del Comando Logistico Gen. Astolfi.
Prima di proseguire con la cronologia degli eventi, va preliminarmente detto che in questa edizione vi sono state, rispetto alle precedenti, due importanti novità: la prima, che in realtà si ripropone ogni tre anni, è rappresentata dalle votazioni per il rinnovo del Consiglio ed i cui risultati saranno resi noti solo dopo la prossima riunione del vecchio direttivo che ufficializzerà i voti scrutinati, con la presentazione, a breve, dei nuovi consiglieri; la seconda, e forse quella di maggior rilevanza, è rappresentata dall’esordio (invero assai brillante) del Col. Cosimo Lospinoso in qualità di nuovo segretario del Circolo, al posto di colui il quale ha ricoperto quel ruolo per oltre 25 anni e che per i meriti acquisiti in questo quarto di secolo è stato acclamato dall’assemblea, lo scorso anno, Presidente Onorario: si tratta del Gen. Marcello Ciolli, oggi assente causa una non perfetta condizione di salute ed al quale il Presidente Mainini ha voluto dedicare, al termine dei lavori e in diretta telefonica, l’applauso dell’assemblea odierna oltre che gli auguri per una pronta e completa guarigione.
Ritornando ora alla successione degli eventi, Mainini, prima di introdurre gli argomenti all’ordine del giorno, ha doverosamente rivolto il proprio indirizzo di saluto agli intervenuti: in primo luogo ai soci, successivamente alle autorità sopraccitate, ai sindaci di Novara ed Oleggio, al Comandante del Rgt. Nizza Cavalleria di Bellinzago, al Comandante provinciale dei Carabinieri, al Comandante dei Vigili del Fuoco, al Presidente del "Circolo del 51", ed in conclusione a tutte le signore presenti; dopo essersi poi complimentato per la consistente partecipazione a questa 27a edizione dell’assemblea, ha ceduto il microfono al Gen. Nastasi, quale ospite dell'evento, per il suo personale benvenuto ai convenuti.
Nel ricordare, subito dopo, l’anniversario del 50ennale dalla ricostituzione del 53° Stormo, trama ispiratrice dell’odierno raduno, il Presidente ha tenuto a sottolineare che il libro che è stato consegnato agli iscritti come ricordo della giornata, rappresenta solo la prima parte dell’intera opera, dal momento che i contributi di pensiero e di esperienze vissute, inviati da appartenuti al 53° Stormo, sono stati talmente numerosi e corposi, che il consiglio direttivo ha unanimemente deciso di dividerla in due tomi, il secondo dei quali verrà consegnato il prossimo anno quale strenna della 28a edizione dell’assemblea dei soci del circolo, in concomitanza, tra l’altro, dei 100 anni ricorrenti dalla costituzione del 21° Gruppo (Macedonia 1918); a tal proposito è stato consegnato un tangibile riconoscimento agli autori del libro, Sacchetti e Ragni, accompagnato dall’applauso dei presenti (un frammento di una ripresa della cerimonia della ricostituzione del 53 Stormo del 1967 è presente in Foto&Video del sito).
È stata poi la volta degli interventi degli ospiti più illustri: si sono avvicendati al microfono, pur in tempi diversi, per rivolgere alcune parole di circostanza ed il loro saluto ai convenuti, il Prefetto di Novara dott. Castaldo, il Gen. Magrassi, il Gen. Fantuzzi, il Gen. Langella, ed a seguire il sindaco di Novara rappresentato dall’assessore Perugini, il Gen. Tosi, Presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell'Aeronautica, il Gen. Lodovisi, pilota dell’Aermacchi MB-326 giunto in volo per l’occasione, l’ing. Volpe, Direttore del comprensorio produttivo della F.A.C.O., il suo predecessore ing. Francesco Attucci ed infine l’ing. Massimo Lucchesini, il “papà” del velivolo M346; hanno particolarmente catturato l’attenzione del
pubblico la relazione di Magrassi, centrata, dopo un breve accenno ai contenuti del Libro Bianco, sul programma F-35 e sulle sconclusionate polemiche che tuttora lo circondano, sostanzialmente imbastite sul confronto con l’Eurofighter, che per alcuni addetti ai lavori avrebbe dovuto essere preferito al primo: si tratta in realtà di polemiche fondate sul nulla, ha concluso Magrassi trattandosi di confronto fra grandezze totalmente eterogenee, come se si potessero comparare gli esiti di uno scontro tra un soldato armato di spada con uno armato di fucile; quella di Fantuzzi, che ha sostanzialmente ricordato la funzione del Comando Logistico, consistente in estrema sintesi nel mettere a disposizione della Forza Armata gli strumenti necessari per portare a termine con successo la propria missione, e l’ultima di Tosi che ha spiegato le finalità del sodalizio che ha l’onore di presiedere.
A tutti loro, così come al Comandante il Rgt. Nizza Cavalleria di Bellinzago Col. Luccetti, al Comandante provinciale dei Carabinieri, Magg. Virgillo in sua rappresentanza, al Comandante dei vigili del fuoco ing. Turturici, al sindaco di Oleggio, M.llo Marcassa, al sig. Rabozzi, Presidente della “famiglia Nuaresa”, al Ten. Col. Russo in rappresentanza del Com.te del Reggimento Gestione Aree di Transito di Bellinzago, è stato donato il primo volume del libro sul 53° Stormo; a seguire è stata consegnata la tessera di socio onorario al sig. Stefano Faeti con la seguente motivazione: “Sincero e fedele amico del Circolo del 53 e dell'aeroporto di Cameri, per la sua costante disponibilità e l'affetto dimostrato nei confronti del nostro Sodalizio”.
Dopo aver ricordato le figure di tre illustri ed eroici combattenti dell’Aeronautica, tutte medaglie d’oro al valor militare, nel loro centenario dalla nascita (1917-2017), e cioè di Guglielmo Chiarini, cui è intitolato il 53° Stormo, di Luigi Gorrini, socio onorario del Circolo del 53, e del novarese Teresio Martinoli, altro asso della caccia italiana, Mainini ha invitato i presenti, ovvero coloro i quali non l’avessero ancora fatto, a visitare gli allestimenti loro dedicati, approntati con foto e cimeli, collocati all'interno dell’hangar del 1° R.M.V..
Forse il momento di maggior coinvolgimento ha preso vita quando il sodalizio ha voluto esprimere la sua concreta solidarietà rivolgendosi all’esterno del proprio ambito storico ed aggiudicando, come ormai consolidato nella precedenti edizioni, due borse di studio intitolate al Magg. Pil. Mariangela Valentini, in ricordo del suo sacrificio quando poco più di tre anni fa perdeva la vita, assieme a tre colleghi di Ghedi, in un tragico quanto improbabile incidente di volo nel quale, come si ricorderà, vennero a collisione due velivoli tornado nel cielo delle Marche; e proprio per onorarne la memoria e ricordarne la passione per la carriera intrapresa, esempio di impegno professionale e dedizione al proprio dovere, allo studente Nicolò Mariani dell’Istituto Tecnico Aeronautico "Francesco Baracca" di Novara e la studentessa Rebecca Testolin di Oleggio, hanno beneficiato della somma disposta e concordata tra Circolo del 53, Club 61 Frecce Tricolori di Borgomanero presieduto dalla sig.ra Maria Teresa Bertinotti, e il Gen. Tosi dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell’Aeronautica.
Chiamati gli studenti ad avvicinarsi al tavolo della presidenza con insegnanti, genitori e il sindaco di Oleggio Marcassa, presente la mamma della Valentini, la sig.ra Piera Vandoni, i riconoscimenti sono stati consegnati nelle mani dei premiati dal Presidente Gen. Tosi e dal Gen. Magrassi.
La novità odierna, la più commovente peraltro, è stata l’introduzione di un ulteriore riconoscimento che la sig.ra Elisa Corradi, vedova del Cap. Giovanni Ballestra, pilota di Cameri deceduto in seguito alla caduta del suo F-104 S alla fine degli anni ’70, ha voluto personalmente porre in concorso a favore di un giovane militare dell’aeroporto che si fosse distinto nel corso dell’anno appena trascorso per meriti speciali; la scelta è caduta sul Serg. Elisabetta Belloli, in servizio presso il 1° RMV, impegnata anche come studentessa universitaria nella facoltà di scienze motorie nonché valente sportiva rugbysta ben inserita in una società sportiva torinese; l’assegno, intitolato alla memoria per l’appunto del Cap. Ballestra, ricordato da Mainini col soprannome di Baciccia, il pilota pescatore, come lo chiamavano i colleghi, è stato consegnato dal Gen. Fantuzzi circondato dai piloti presenti al raduno ed appartenuti all’ex 21° gruppo.
In conclusione è stato salutato il Presidente del Circolo “cugino” del 51° Gen. Ferrari, anch’egli graditissimo ospite, è stato ringraziato quel personale in servizio impiegato nella preparazione del raduno, il 1° M.llo Russo e il Lgt. Maizza personalmente, e tutti gli altri per il tramite del Comandante dell’aeroporto, Col. Zamponi, e del Direttore del 1° R.M.V., Col. Traverso; sono state doverosamente salutate e ringraziate quelle aziende che hanno contribuito finanziariamente a questa edizione della manifestazione, e da ultimo ma non ultimo è stata espressa profonda gratitudine al sig. Roberto Pampalone, autore del sito web dal quale ciascuno di voi può accedere alle cronache delle attività e delle iniziative di questo sodalizio, così come a tutte le altre informazioni di carattere aviatorio che si ritiene utile riportare nell’interesse degli appassionati, per il suo personale contributo e la disponibilità offerta in ogni circostanziata richiesta di intervento.
A questo punto il popolo radunista è ordinatamente defluito dall’hangar (non prima però di avere ancora una volta generosamente contribuito a rimpinguare il “Fondo Valentini” attraverso una raccolta di denaro predisposta all’uscita), per raggiungere il Piazzale Comando ove ha avuto luogo la toccante cerimonia di deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento dei caduti; successivamente ed a compimento di una giornata sicuramente ricca di stimolanti emozioni, un apprezzato “rancio” consumato presso la tavola calda della base ha scritto le parole “arrivederci al 2018” sui volti e nei cuori di chi, né ora né mai, saprà concepire di relegare in second’ordine le esperienze di lavoro vissute su una delle basi aeree più antiche e gloriose presenti sul suolo della nostra Patria.
